Borgo San Daniele produce un numero limitatissimo di vini, ispirati ad una viticoltura rispettosa dell’ambiente e caratterizzati da una personale interpretazione dei vitigni autoctoni friulani. L’azienda coltiva 18 ettari vitati, utilizzando le buone pratiche della biodinamica. Nelle zone più vocate sono stati impiantati nuovi vigneti, collocandoli con la massima attenzione per posizione, l’orientamento e altitudine di ciascuno. Le vigne sono tutte inerbite, per controllare la vigoria delle viti e al tempo stesso preservare gli equilibri biologici della terra che le accoglieva. Per i vigneti è stata adottata da subito una elevata densità d’impianto per ettaro. Vendemmie manuali, potature verdi e diradamenti, ed in cantina la malolattica, le lunghe fermentazioni sui lieviti indigeni e gli imbottigliamenti senza filtrazioni sono le parole chiave della filosofia di Borgo San Daniele. Nelle vigne non si utilizzano prodotti di sintesi ma solo rame e zolfo, ma soprattutto infusioni di equisetum, tarassaco e ortica, che ci danno ottimi risultati se applicati in opportuni momenti della stagione vegetativa. Durante la vinificazione si utilizza un piccolo metodo soleras per il recuperare una parte dei lieviti indigeni. Tutto ciò che resta accompagna il nuovo mosto, così il dna si preserva nel tempo, perché il vino è anche memoria.