Il Trebbiano è il vitigno a bacca bianca più diffuso in Italia ed è presente nell’uvaggio di decine di vini DOC, bianchi ma anche rossi. Il Trebbiano rappresenta una famiglia di vitigni (i Trebbiani) formata dal Trebbiano Toscano, il Trebbiano Abruzzese, il Trebbiano Romagnolo, Il Trebbiano di Soave, il Trebbiano Spoletino ed il Trebbiano Giallo. Molti di questi vitigni si caratterizzano per l’elevata produttività per cui il Trebbiano ha per anni rappresentato l’icona di un vino “quotidiano”, di basso costo e qualità in conseguenza. Inoltre questi vitigni hanno un’ottima capacità ad assemblarsi con uve diverse a seconda della zona di provenienza, donando all’uvaggio profumi, freschezza e struttura, ma tutto ciò non deve far dimenticare le espressioni di personalità che emergono dalle vinificazioni in purezza delle interpretazioni più recenti. Troveremo quindi diversi stili di Trebbiano: anche escludendo il prodotto più dozzinale, vinificato in maniera industriale, possiamo imbatterci in interpretazioni tradizionali del Trebbiano Toscano o Trebbiano Romagnolo che lo vogliono di beva facile, fresco e fruttato, ideale ad accompagnare antipasti, primi piatti e portate a base di pesce in preparazioni semplici e delicate. In generale, il Trebbiano abruzzese tende ad essere più espressivo e caratterizzato al naso del Trebbiano Toscano. Il Trebbiano spoletino, essendo geneticamente più simile al Greco, può essere considerato una categoria a sé stante. In generale, i Trebbiani sono vini freschi, ossia dotati di discreta acidità, estremamente versatili negli abbinamenti e caratterizzati da un profilo aromatico di frutti e fiori bianchi con una fine mineralità in sottofondo. Tutto questo non esclude casi particolari di vini che spesso vengono da vigne vecchie, sostano sulle proprie fecce dopo aver fatto una breve macerazione ed in alcuni casi affinano in legno per accrescerne la complessità.