Chiesina di Lacona deve il nome a una pieve romanica del XII secolo: è da qui che lo sguardo può planare su tutti i vigneti della proprietà, un florido reticolo che si estende ai suoi fianchi anche in direzione del mare.
Oggi guidata da Filippo Alampi, il corpo aziendale fu acquistato dal bisnonno materno Carlo Fiocchi intorno al 1947. Degli oltre 20 ettari di pertinenza mezzo ettaro era piantumato a vigneto. Le varietà erano il Trebbiano e il Biancone di Portoferraio. Sulle pendici della collinetta, la vecchia proprietà aveva impiantato 400 olivi delle tipiche cultivar toscane, ma la lavorazione venne presto abbandonata.
Con il passare delle generazioni la terra fu ereditata da Maria Alessandra Borletti, la madre di Filippo, che assieme al marito Claudio Alampi, agronomo, decise nel 1976 di trasferirsi all’Elba per riqualificare l’azienda e darle un indirizzo propriamente viticolo. La superficie vitata venne incrementata fino ai 9 ettari attuali, ma nel 1983 Claudio iniziò a occuparsi di progetti di Cooperazione nel mondo gestendo l’azienda a distanza, tanto che fu impossibile pensare di vinificare in proprio. Fino al 2018 si è proceduto vendendo le uve ad altre cantine, poi il tempo, il lavoro, la sostenibilità economica, hanno posto la famiglia davanti a trivio: vendere l’azienda, affittare i vigneti a terzi, oppure rilanciare con la vinificazione in autonomia, iniziando a produrre e commercializzare i propri vini.
È avvallando la terza ipotesi che scende in campo Filippo Alampi, già al timone di Fattoria Ramerino in quel di Bagno a Ripoli, Firenze, dove si produce olio extra vergine di oliva biologico di alta qualità. Con la vendemmia 2019 Chiesina di Lacona è il marchio che contrassegna la produzione enologica di questa realtà, giovane e moderna ma con le radici che affondano in una lunga storia rurale.
Chiesina di Lacona si è posta fin da subito l’obiettivo di produrre grandi vini elbani per farli conoscere anche oltre i confini dell’isola, investendo in una DOC non sempre valorizzata in mercati diversi da quello locale. Eccellenza e sostenibilità sono due linee guida dell’azienda. La superficie agricola totale si aggira intorno ai 20 ettari, di cui 9 coltivati a vigna, divisa tra le varietà Procanico, Ansonica, Vermentino, Viognier, Sangiovese e Aleatico.
Filippo Alampi
Nato ad Adria (Rovigo) nel 1976, giunse a Firenze nel 1981 ed ebbe una formazione itinerante. Ma è proprio sull’Isola d’Elba, dove da piccolo aveva frequentato un anno di asilo nido, che agli albori del millennio ha mosso i primi passi nel settore agricolo, lavorando sul campo assieme ai collaboratori dell’azienda familiare (poi Chiesina di Lacona) e tenendo l’esame per l’abilitazione IAP (Imprenditore Agricolo a titolo Principale).
Dal 2000 si occupa della Fattoria Ramerino a Bagno a Ripoli (FI), seguendo in prima persona le fasi di produzione, lavorazione, sviluppo, e occupandosi scrupolosamente di tutte le fasi di trasformazione, dall’oliva all’olio extravergine biologico che viene prodotto in diverse etichette.
Dal 2018 lo stesso impegno e la stessa abnegazione sono dedicati alla realtà elbana di Chiesina di Lacona, di cui è divenuto proprietario: affiancato dal padre Claudio Alampi, dall’enologo Maurizio Saettini e da preziosi collaboratori, ripropone in campo enologico la sfida qualitativa intrapresa da tempo con la sua affermata azienda olivicola.
Produzione: | 21.000 bott. (2020) |
Ettari vitati: | 9 ha |
Vendita online: | Sì |
Vino | Annata | Data | Degustato da | Punteggio | |
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Aleatico Passito dell’Elba | 2020 | 01/07/2021 | Marcello Leder | 88/100 | |
Ansonica dell’Elba | 2019 | 01/07/2021 | Marcello Leder | 85/100 | |
Elba Bianco | 2020 | 01/07/2021 | Marcello Leder | 80/100 | |
Elba Rosato | 2020 | 01/07/2021 | Marcello Leder | 80/100 | |
Elba Rosso | 2020 | 01/07/2021 | Marcello Leder | 85/100 | |
Elba Vermentino | 2019 | 01/07/2021 | Marcello Leder | 84/100 |