La Tenuta Lageder è stata fondata nel 1823 e oggi è gestita, rispettivamente in quinta e sesta generazione, da Alois Lageder e Alois Clemens Lageder.
La storia dell’azienda inizia nel 1823, quando Johann Lageder, apprendista artigiano, cominciò a commerciare in vini a Bolzano. I suoi figli e nipoti decisero di acquistare dei vigneti e produrre essi stessi del vino. A metà degli anni Settanta, Alois Lageder prese in mano la tenuta insieme a sua sorella e suo marito ed enologo cognato Luis von Dellemann. A metà degli anni Novanta iniziò a convertire gradualmente i vigneti alla coltivazione biodinamica, e dal 2015 è stato affiancato dal figlio Alois Clemens Lageder.
La biodinamica (dal greco ßios = vita e δinamikòs = movimento) è un metodo nato per rinnovare l’agricoltura secondo i principi dell’antroposofia. L’ideatore di questa concezione del mondo e dell’umanità fu il filosofo austriaco Rudolf Steiner, che la formulò all’inizio del Ventesimo secolo. In base alla visione antroposofica, un’azienda agricola funziona come un microcosmo organico, dove oltre all’uomo convivono una grande varietà di piante e animali. Anche nella natura coltivata, quindi, si crea un ciclo completo di interazione fra il suolo, le piante e gli altri elementi della natura. Sul piano pratico, ciò significa bandire del tutto fitofarmaci chimici di sintesi, erbicidi, fungicidi, insetticidi e concimi minerali, utilizzando invece preparati e infusi omeopatici che favoriscano i cicli naturali. Nei vigneti della tenuta viene promossa la biodiversità, con essenze erbose e floreali, arbusti e piante, animali e concimi a base di compost, creando così un humus naturale che migliora la qualità del terreno e la fertilità delle viti. Porre la natura al centro di tutto non significa ignorare la tecnologia, anzi, è essenziale trovare una simbiosi fra le tecnologie più all’avanguardia e i metodi di lavoro naturali.
I vini della Tenuta Lageder si suddividono in tre linee di prodotto: i Vitigni Classici, le Composizioni e i Capolavori.
Il progetto “Le Comete” rappresenta una linea di vini, o meglio una edizione decisamente limitata nata dalla curiosità di Alois Lageder per le mutazioni climatiche fin da quando emersero le prime evidenze statistiche del fenomeno. Il principale obiettivo era di garantire anche in futuro freschezza, vitalità, fragranza e bevibilità dei vini . Infatti tra qualche anno sarà sempre più difficile trovare questa caratteristiche in vitigni come il Pinot Grigio e lo Chardonnay. E’ stata pertanto avviata la coltivazione sperimentale di vitigni atipici per l’Alto Adige ma che si erano però ben adattati a climi più caldi come quelli della Grecia o del Sud della Francia o di vitigni con grappoli meno compatti e con un più elevato tenore di acidità naturale come ad esempio il Manzoni Bianco. Con “Le Comete” si è carcato di sperimentare non solo vitigni diversi, ma anche metodi alternativi di vinificazione come, ad esempio, le lunghe macerazioni sulle bucce e sui graspi per aumentare la percezione della freschezza. Come le comete, questi vini possono dunque indicare il cammino da percorrere per rinnovare la viticoltura dell’epoca moderna. Alcune comete impiegano molti anni a realizzare il loro percorso, altre si “consumano” in pochi istanti. In tutti i casi, però, lasciano tracce preziose che ci possono aiutare a seguire una via, a darci un’indicazione utile.
Anno di fondazione: | 1823 |
Produzione: | 1500000 |
Ettari vitati: | 160 |
Biologico: | Sì |
Biodinamico: | Sì |
Visite all’azienda: | Su prenotazione |
Vendita diretta: | Sì |
Vino | Annata | Data | Degustato da | Punteggio | |
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Am Sand | 2015 | 01/09/2017 | Marcello Leder | 84/100 | |
Cabernet Löwengang | 2013 | 01/09/2017 | Marcello Leder | 84/100 | |
Chardonnay Löwengang | 2014 | 01/09/2017 | Marcello Leder | 84/100 | |
Krafuss | 2013 | 01/09/2017 | Marcello Leder | 85/100 | |
Lindenburg | 2012 | 01/09/2017 | Marcello Leder | 86/100 | |
Porer | 2016 | 01/09/2017 | Marcello Leder | 84/100 |